L’ULTIMA PAROLA
drammaturgia
Loredana Troschel
regia
Paola Manfredi
scene e costumi
Alessandro Aresu, Mirella Salvischiani
con
Elena Bellanova, Giorgio Branca, Elisa Canfora,
Laura Montanari, Raffaella Natali, Giovanni Battista Storti,
Loredana Troschel, Dario Villa
I ruoli che recitiamo per vivere ci scorrono nelle vene e ci fanno tremare. Siamo trasparenti.
Questo è il nostro segreto, la nostra bellezza, il nostro genio. È la nostra maledizione.
Montiamo le scene, facciamo lo spettacolo e poi scompariamo. E questo è tutto.
Don De Lillo, “La stanza bianca”
Un vecchio attore chiama a sé i personaggi de “La nemica” di Dario Niccodemi, rappresentata nel suo teatro mezzo secolo prima, e con loro reciterà per l’ultima volta: sarà per lui un incontro fantastico e misterioso in cui s’intrecceranno vecchi drammi e racconti di attori d’altri tempi.
Rimasto chiuso nel teatro per decenni, il teatrante ha vissuto da solo, costruendosi sul palcoscenico una sorta di nido ma, alla fine della sua vita, richiamati i personaggi della sua opera più amata, torna a recitare, sedotto e affascinato da essi, fantasmi felici, nostalgici e crudeli.
Ne “L’ultima parola” la realtà e la fantasia s’incontrano. Nell’intreccio di sapore pirandelliano, oltre alle informazioni storiche sul teatro in cui verrà rappresentato lo spettacolo (l’autrice è disponibile ad adattare il testo, se richiesto), si racconteranno aneddoti e testimonianze vere di alcuni anziani membri delle vecchie filodrammatiche, ricordi concentrati nel personaggio del Vecchio Attore.
Volendo parlare di un teatro, si giunge a parlare del Teatro, ovvero dell’amore che lega gli attori ai loro personaggi e di come la vita vissuta sulla scena sia, a volte, migliore di quella vissuta fuori, nella convinzione che per un artista la vita immaginata sia più piena di quella reale. Un inno all’arte del teatro.