SOLO BLUES
con musica e canto dal vivo
da un’idea di Paola Manfredi e Dario Villa
con Paola Manfredi e Dario Villa
testi Bessie Smith, Robert Johnson, Rev. Ribbins, Jim Morrison, Don De Lillo
scene e costumi Alessandro Aresu e Mirella Salvischiani
cantante blues Sara Cappelletti
chitarra Francesco Vanelli
Il blues non è una preghiera come molti pensano. I giovani ormai fanno il blues con qualsiasi cosa. Qualunque cosa facciano lo chiamano blues. Non lo è. C’è un solo tipo di blues e tratta di quello che succede tra i maschi, le femmine e l’amore. Due persone dicono di essere innamorate, ma una delle due inganna l’altra fingendo di amarla. A volte, con questo tipo di blues si arriva addirittura a uccidersi a vicenda, a fare cose assurde. È amore e arriva da qui, da questo lato.
Il blues nasce qui. Non da questo lato, ma da questo. Questo è il blues. (Son House) Una stanza d’albergo. Una prostituta, un musicista fallito, un vecchio predicatore e sua moglie, un fattorino. Un incontro che cambia. Un amore che nasce. Una relazione disperata, due solitudini e un colpo di pistola. Ma rimane ancora un po’ di tempo per la tenerezza.
Anima e blues. Il blues musica dell’anima. Povertà, malinconia, ingiustizia, ma anche amore e tradimento erano il vero pane del musicista blues e la solitudine la sua vera compagna. Uomini e donne che sapevano comporre nenie stonate, disperate e sublimi con un collo di bottiglia sfregato sulle corde.
Due o tre fiammate rabbiose
Un’occhiata in giro
Un bacio tranquillo e asciutto andandosene
- Jim Morrison -