DIALOGHI DI PROFUGHI
da Bertolt Brecht
scrittura scenica Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza
con Matteo Pecorini, Rosario Terrone e con la partecipazione di Claudio Ascoli nel ruolo di Bertolt Brecht
musiche Alessio Rinaldi
con il sostegno del MiBAC
Al ristorante della stazione di Helsinki un Bertolt Brecht in esilio scrive senza sosta, davanti a un boccale di birra, i Dialoghi di profughi, l’opera incompiuta da cui lo spettacolo è tratto.
Con l’arrivo di due giovani attori che vengono da Copenaghen, dove hanno recitato in un’altra commedia brechtiana, d’un tratto
il ristorante si trasforma in Teatro e prende vita il divertente dialogo tra lo scienziato-intellettuale Ziffel e l’operaio Kalle.
Uno strano intellettuale e un non meno strano operaio nei discorsi dei quali ogni tanto appare Hitler, citato come l’Imbianchino
o il Comediavolosichiama. I Dialoghi, ad oggi uno dei testi brechtiani meno frequentati, contengono anche un’amara e divertente riflessione su potere e populismo.
Lo spettacolo termina con una breve lezione-riflessione sull’utilità del Teatro e su come esso possa favorire la “grande arte della convivenza”, il tutto mentre la nave che sta portando Brecht in America è ferma al largo, in attesa che le venga concesso il visto per poter approdare.
Chille de la Balanza è una storica compagnia di teatro di ricerca che ha sede presso l’ex manicomio di San Salvi a Firenze. Ha raccolto successi anche all’estero e numerosi riconoscimenti, tra cui quello per la partecipazione al progetto Case Matte di Teatro Periferico, che ha vinto nel 2015 il premio nazionale di Rete Critica come miglior progetto teatrale.