CON ME IN PARADISO — LA PROVINCIA DI COMO / febbraio 2018

La Provincia di Como

Se l’integrazione fa un salto a teatro

Nei nostri tempi cupi, segnati dal ritorno della xenofobia e del razzismo, fa bene al cuore sperare che, attraverso cultura e teatro, si possano compiere piccoli ma importanti passi di integrazione. Questa l’impressione provata, sabato, in Sala Bianca, al sociale di Como.

Era in scena “Con me in Paradiso”, basato su un testo di Mario Bianchi e sulla drammaturgia di Dario Villa. Il lavoro di Teatro Periferico, diretto da Paola Manfredi, è interpretato da attori italiani – lo stesso Villa e Loredana Troschel – e da tre giovani rifugiati provenienti dall’Africa subsahariana. Da un laboratorio nato in un centro per rifugiati di Laveno – Mombello, è nata, con la collaborazione del comasco Bianchi, una pièce teatrale che sviluppa due piani paralleli. Da una parte c’è la storia di due “ladroni”, due uomini in fuga. Uno è africano e fugge perché ha rubato del cibo e si è ribellato al padrone. L’altro è un imprenditore bianco, che fugge inseguito dai creditori. Si imbatteranno in un altro fuggitivo un Cristo braccato perché porta la buona novella, rivoluzionaria e “pericolosa”. La vicenda dal finale dolente, che porta in sé la lezione pasoliniana dal “Vangelo secondo Matteo”, si fonde con la traccia, metateatrale che documenta il laboratorio e il suo faticoso ma fertile procedere. Toni lievi e accenti dolenti si fondono, in uno squarcio di vita e di arte, unite in modo inestricabile. Sinceri e caldi gli applausi.

Sara Cerrato