SAGGI DELLA SCUOLA DI TEATRO
UBU RE (e il paese della patafisica)
con gli allievi
della Scuola di Teatro di Cassano Valcuvia
a cura di
Dario Villa e Paola Manfredi
Uno studio sulle marionette da tavolo di Enrico Baj, artista che, con l’utilizzo dei più disparati materiali come legno, stoffe, tubi idraulici, il Meccano, costruisce personaggi bizzarri e mostruosi.
Un’idea scanzonata e irriverente del mondo. Una rappresentazione di ciò che abitualmente viene considerato il brutto. Un paese dalle soluzioni immaginarie più impensate.
Allo studio sui materiali, fatto con i bambini, è seguito uno studio sull’opera drammatica più importante della patafisica: “Ubu re”, di A. Jarry, considerata un’anticipazione del movimento surrealista e del teatro dell’assurdo. Anche se la vicenda ricorda in molte parti il Macbeth di Shakespeare (Madre Ubu spinge Padre Ubu a uccidere re Venceslao per diventare Re di Polonia), Jarry vi mescola provocazione, assurdo, farsa, parodia e umorismo tutt’altro che sottile, creando un’opera indimenticabile e un personaggio ormai quasi proverbiale, che non ha nulla da invidiare ai suoi “antenati” Gargantua e Pantagruel.