IL DIARIO DI ANNA

Tratto dal Diario di Anna Frank

Regia: Paola Manfredi
Con:  Marco Bossi e Anna Tognoli

Il Diario di Anna Frank, conosciuto in tutto il mondo, è stato letto, raccontato, trasposto per il cinema e per il teatro innumerevoli volte. Come tutti i “classici”, però, non ha mai smesso di parlare alle nuove generazioni.
Teatro Periferico, accogliendo le istanze di un teatro che vuole farsi più vicino al pubblico e inventare nuove forme di partecipazione, propone una versione, per così dire, “aumentata” del Diario. A interpretare Anna e Peter, due giovani attori della Compagnia, vicini per età sia ai protagonisti, sia agli spettatori a cui lo spettacolo è principalmente rivolto, non interpretano solo i personaggi della vicenda, ma in più occasioni escono dalla convenzione teatrale, lasciano il palco e si rivolgono direttamente al pubblico coinvolgendolo in alcuni “esperimenti sociali” (giochi interattivi) per farlo riflettere su cosa significhino oggi discriminazione, segregazione, razzismo. Infatti, come scrive Marta Baiardi in Storia e Shoah. Appunti sulla ricezione a scuola:

“Il problema non consiste soltanto in cosa dire su Auschwitz, quanto nel creare in noi stessi e nei nostri giovani le condizioni per riconoscere i tristi bagliori della barbarie che abitano le pieghe della nostra società presente.”

Come è noto, il Diario termina con la cattura dei rifugiati nell’alloggio segreto di Amsterdam, ad opera dei nazisti. Ciò che accadde in seguito viene qui documentato attraverso la proiezione dei disegni di Helga Weissowà, che fu internata bambina a Terezìn.