I LUOGHI DELLA VISITA
CAPPELLA DI SAN GEMOLO
Cappella del XIII secolo dedicata a San Gemolo, patrono di Valganna, che venne ucciso proprio in questo luogo e del quale si narra una truce leggenda.
TORBIERA DEL PRALUGANO
Per la rilevanza floristica e faunistica, la Torbiera del Pralugano, assieme al Lago di Ganna, è stata riconosciuta come Riserva Naturale. Come suggerisce il nome, all’inizio del XX secolo, quest’area è stata utilizzata per l’estrazione della torba ad uso combustibile.
BADIA DI SAN GEMOLO
Sorta intorno al XI secolo, fu fondata da tre esponenti dell’alto clero lombardo come ospizio per i fedeli di S. Gemolo che venivano in pellegrinaggio. All’interno si trovano affreschi risaltenti al XIII e XV secolo. Il campanile è stato eretto nel 1175, utilizzando pietre della valle.
STRADA DEI SAPORI DELLE VALLI VARESINE
La Strada dei Sapori conta più di 127 associati, per lo più produttori locali, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio enogastronomico, paesaggistico e culturale delle Valli Varesine. Presso l’antico Maglio di Ghirla, bell’esempio di archeologia industriale del XVIII secolo, l’Associazione trova una delle sue sedi, attualmente gestita dalle sorelle Locatelli, produttrici locali e proprietarie dell’Agriturismo Ul Sasson di Marzio.
MULINO RIGAMONTI
Il Mulino Rigamonti è uno dei pochi mulini ad acqua ancora funzionanti in Lombardia. Le sue origini si perdono nei secoli; di certo, nel 1787 iniziò ad essere di proprietà della Famiglia Rigamonti, che avviò un’attività di macinatura e di commercio delle granaglie che continua fino ad oggi.
CERAMICA IBIS
Nel 1951, la famiglia di Paolo e Giorgio Robustelli rileva un’antica fornace da calce (XIX sec.) e fonda la Ceramica Ibis, che diventa subito luogo di incontro per artisti di livello mondiale (Baj, Fontana, Guttuso, Morlotti…), desiderosi di cimentarsi con l’arte della ceramica. Alcuni pezzi decorati con il “blu Cunardo”, ormai autentiche rarità, sono conservati al Museo internazionale delle ceramiche di Faenza e al Museo Poldi Pezzoli di Milano.
CASCATE FERMONA
A pochi passi dal paese di Ferrera, il torrente Margorabbia con i suoi balzi, l’uno di circa 30 metri, l’altro più piccolo, forma le Cascate Fermona. La ricca vegetazione e le rocce calcaree circostanti contribuiscono al colpo d’occhio, regalando l’illusione di un piccolo eden tropicale.